Elvira Aijanova


Marziya Aliyeva


Dina Ismagulova

 

NOTIZIE DA AKSAI REPORTER TEAM

02/08/12  ABAI KUNANBAEV

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 From Wikipedia, ABAI KUNANBAEV

 

      ABAI KUNANBAEV ED IL POPOLO KAZAKO

    Un grande poeta ed un educatore dagli ideali di libertà e progresso          

Il Kazakistan vanta un ricco patrimonio culturale e vorrei raccontare la storia di un personaggio che ha dato un enorme contributo al suo sviluppo. Parlerò di un poeta kazako, compositore e fondatore della cultura kazaka scritta, riformatore, colui che ha contribuito alla diffusione della cultura russa ed europea tra i kazaki, Abai Kunanbaev. Nato nel 1845 da un rappresentante della nobiltà feudale, inizialmente gli era stato dato il nome di Ibrahim, in quanto si dice che il padre vide in sogno il rappresentante della tribu “tobykty”, il pensatore e filosofo Anet Baba, che pronunciò il nome del Santo figlio Ibrahim. La nonna Zere, invece, ha chiamato questo suo nipote preferito Abai, che significa prudente, cauto.

Così egli non è mai stato chiamato con il suo vero nome. Grazie agli insegnamenti della nonna e della madre Abai ha visto risvegliarsi l'interesse per la creatività e la poesia. Di lui si potrebbe parlare molto a lungo. Infatti, i suoi contributi nei diversi settori della vita del popolo kazako sono stati molteplici. Oggi il nome di Abai può essere paragonato a quelli dei grandi della letteratura internazionale, quali ad esempio Shakespeare, Goethe, Pushkin e Moliere. In riconoscimento al talento di questo letterato ed al suo merito nei riguardi di tutta l'umanità, l’UNESCO ha dichiarato il 1995 l’anno di Abai, celebrato in tutto il mondo.

Abai ha scritto circa 170 versi, ha  tradotto 56 opere famose dalla lingua russa a quella kazaka, ha redatto poemi e composto testi musicali. Uomo geniale, poeta sincero, sensibile e profondo pensatore, ha cercato di capire la vita delle steppe, ben consapevole della cultura e dello spirito dell’Asia centrale e meridionale, conoscitore della storia e della cultura di tutto il mondo. La maggior parte delle sue opere musicali sono viste oggi come canzoni popolari, non sono state registrate e quindi rischiano di venire perse per sempre. Questo grande poeta ha basato la sua vita su ideali solidi, travalicando i confini nazionali, fondando un vero umanesimo kazako, con particolare attenzione alle esigenze del suo popolo.

Particolarmente significativa una sua frase, che recita “le persone possono essere felici solo se il loro desiderio e la loro diligenza sono capiti e condivisi dagli altri; l’amicizia si appella all'amicizia". Cosi egli ha ricordato come l'unità nazionale e l’integrità portano sempre alla comprensione reciproca, alla  pace ed all’armonia. Gli uomini e le loro comunità per prosperare  devono  vivere in pace ed avere rapporti di fiducia con i paesi vicini. Questo e’ uno dei principali fattori storici che determina il destino di un popolo. Abai diffuse queste sue idee anche come educatore, spiegando che l’istruzione di un popolo deve essere aperta alla cultura mondiale.

Lo sviluppo della coscienza delle persone è legato allo scambio di valori culturali con altre popolazioni e razze e questo porta sempre al benessere. Brillante pensatore, egli sognava una società basata sulla liberta e l’uguaglianza dei popoli in pace ed armonia. Da tutto ciò si comprende quanto grande fosse Abai e la sua personalità dalle tante sfaccettature, la sua creatività ed il suo modo di essere straordinario in tutti i momenti della sua vita. Credo che la grandezza dei filosofi  si determini quando i loro pensieri possono essere applicati alle società di tutti i tempi. Un posto speciale nel patrimonio culturale lasciato da Abai è occupato dal “Llibro 45. Parole edificanti" dove sono riportate le esperienze di generazioni disparate, con credenze ed esperienze di vita dove chi legge può rispecchiarsi.

Ecco alcune massime: “La dignità umana è il modo in cui lui cammina verso il bersaglio e non per raggiungerlo”; “L’uomo è un figlio del suo tempo. Se è male, i colpevoli sono i suoi contemporanei; “Il peggiore delle persone  è un uomo senza desideri”; “Solo la mente, la scienza, la volontà e la coscienza sono elevate. Solo lo stolto può pensare che è possibile innalzarsi  in qualche modo diverso”; “Il mondo è un oceano, il tempo è un soffio del vento. Le prime onde sono fratelli maggiori, le tarde onde sono fratelli più giovani. Generazioni scompaiono, anche se le cose sembrano immutabili nella loro quiete”; “Un amico cattivo è simile all’ombra. Quando il sole splende, non ci si può sbarazzare di lei; quando le nuvole si addensano sulla testa la ritrovi”. Abai è scomparso nel 1904, ma restano i suoi insegnamenti e l’aver cercato tutto il bene possibile per il popolo kazako.

Per questo è stato chiamato “un grande figlio del popolo”. E come il nostro poeta Sabit Mukanov ha detto "non tutti i geni sono poeti, non tutti i poeti sono geni. Abai era tutti e due".

Elvira Aijanova

 

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ELVIRA AIJANOVA
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