Lucio Causo
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Bibliografia di Lucio Causo
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NOTIZIE DA LUCIO CAUSO

16/09/11  I LIBRI DI LUCIO

 

PAESE, settembre 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Posto di combattimento

PDFPosto di combattimento

 

 

 

 Il libro “Presente alle Bandiere – Gli Eroi di Tuglie caduti nelle due Guerre Mondiali” è il risultato di quattro anni di ricerche presso l’Archivio Storico del Comune di Tuglie, l’Archivio di Stato di Lecce, il Distretto Militare, poi Centro Documentale di Lecce, Biblioteca Provinciale di Lecce, Biblioteca Piccino di Maglie, ecc. da parte di Lucio Causo, studioso di storia locale, membro della Società di Storia Patria per la Puglia e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Comprende circa 100 schede di Caduti e Dispersi tugliesi nella Grande Guerra e circa 70 schede di Caduti e Dispersi tugliesi nella seconda guerra mondiale.

 


PRESENTE ALLE BANDIERE
Una stimolante pubblicazione di Lucio Causo

L’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nell’istituire la giornata dell’8 maggio, intitolata Voler bene all’Italia, esortava i cittadini di ogni piccolo Comune italiano a valorizzare la propria realtà, il proprio territorio.
Una sollecitazione che suonava e suona come musica soave alle orecchie di chi, come Lucio Causo, dedica gran parte del proprio tempo libero a scandagliare e a far emergere dall’oblio fatti, uomini, opere d’arte che appartengono alla storia locale, che chiarificano le dinamiche storiche che ci hanno attraversato e che ci hanno portato ad essere quello che oggi siamo, che qualificano e lumeggiano le peculiarità di ogni paese.
Il lungo elenco di pubblicazioni, saggi, articoli, attività di promozione culturale, testimonia il suo datato interesse per Tuglie, paese nel quale egli vive, sebbene nativo di Taviano; una Tuglie che domenica 30 novembre ha fatto corona, invadendo letteralmente la sala consigliare e l’ampio atrio, dimostrandogli il suo affetto e la sua riconoscenza, partecipando in maniera sentita alla presentazione della sua ultima ricerca per la quale una attenta e lungimirante Amministrazione Comunale si è fatta carico di curarne la stampa e la gratuita distribuzione alle famiglie tugliesi.
Un pubblico riconoscimento che gli è stato confermato anche delle alte autorità civili, militari e politiche che non hanno voluto mancare all’appuntamento.
Si tratta di Presente alle bandiere. Gli Eroi di Tuglie caduti nelle due Guerre Mondiali, edito dalla locale TEG srl, patrocinato dalla Provincia di Lecce e dalla Sezione di Maglie-Otranto-Tuglie di Storia Patria per la Puglia di cui Lucio Causo è prestigioso socio.
167 schede biografiche i cui nomi fino ad oggi erano semplicemente incisi su una fredda lastra di marmo (come lo è per tanti in molti Comuni italiani) consegnati alla pietas e alla memoria dei posteri che di loro si ricordavano il 24 maggio, quando lo si commemorava, il 4 novembre e il 25 aprile. Lucio Causo li strappa dalle stele monumentali e ce li fa rivedere nelle loro fattezze, nel loro vigore di vent’anni, nel loro ambiente sociale, nelle loro mansioni quotidiane, nei loro affetti famigliari, da dove cioè la guerra – le guerre – li ha strappati.
Mera ricerca documentaria? Se si volesse catalogare questo libro nel genere compilativo, meriterebbe già un plauso da parte di chi, aduso a questo tipo di ricerche, conosce le difficoltà che si incontrano nel reperire le informazioni; ma Lucio Causo permea quelle schede di una umanità che è tutta sua e che ha già manifestato in un’altra sua pubblicazione, Posto di combattimento! Uomini e navi in guerra.
Presente alle bandiere non è un libro arido, ma vivo e palpitante, in cui l’Autore sapientemente, con brevi note, accompagna il lettore a rivivere la situazione concreta nella quale si trovava quell’uomo che da lì a poco sarebbe andato ad implementare – contro la sua volontà – la lista di coloro per i quali i commilitoni sopravvissuti all’appello avrebbero gridato Presente alle bandiere; vale a dire: caduto, morto, disperso.
Note storiche che inquadrano le Grandi Vicende della Storia nelle quali questi piccoli uomini del Sud – di Tuglie più esattamente – si trovano improvvisamente scaraventati.
Note storiche che rinfrescano la memoria, e se essa manca, ne sollecitano la conoscenza o l’approfondimento: Tripolitania, Cirenaica, Monte Cappuccio, Monte San Michele, Monte Grappa, Cefalonia, solo per limitare i rimandi.
Presente alle bandiere risponde ancora ad almeno due esigenze: una di carattere generale, ossia come dice lo stesso Autore nell’Introduzione, di rafforzare in tutti la convinzione che senza memoria non c’è possibilità di confronti, senza confronti non c’è cultura, senza cultura non c’è civiltà; la seconda, aderisce pienamente ai desiderata del Presidente Ciampi, ossia partire dalla propria realtà locale per aprirsi a quella della Nazione.
Lucio Causo aderisce e offre ai suoi concittadini un ulteriore strumento capace di tenere vivo quel sentimento di rispetto e di pietas che i tugliesi coltivano da anni: per volere di un sindaco sopravvissuto alla guerra, quella piccola altura, dalla quale si scorge il mare di Gallipoli, è stata chiamata Montegrappa; lì ha voluto che si erigesse una sorta di sacrario con la statua della Madonna mutilata.
Con Presente alle bandiere, Lucio Causo si tiene in quel solco di civico impegno che deve contraddistinguere ogni cittadino che ami la sua terra, che ami il mondo, che ami l’umanità.  Per queste ragioni stimola l’emulazione.


           G. Orlando D’Urso
      Società Storia Patria Puglia

 

 

......................PDF...Immagini di Tuglie

 

 

 

 

 

 

 

 ......Recensione del libro "Storie Sottovento"
fonte: pag. 3 de IL GALATINO n.15 del 30 settembre 2011

 

 

Storie Sottovento   PDF

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Il primo volume, intitolato “Gli anni difficili- 1900-1950”, tratta gli avvenimenti che vanno dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra, attraverso una analisi del contesto economico-sociale del Mezzogiorno d’Italia, la Prima Guerra Mondiale, i conflitti sociali e politici nel primo dopoguerra, l’avvento del fascismo e le guerre coloniali, la Seconda Guerra Mondiale e la difficile ripresa della vita democratica del paese, le lotte per la terra, la prima esperienza amministrativa dopo la fine del regime fascista.


Nel secondo volume, intitolato “Gli anni della ripresa- 1951-2000”, vengono trattati la vita dei partiti politici e dei sindacati, la ripresa economica, i flussi migratori verso i più avanzati paesi europei, gli anni del terrorismo, profili dei sindaci e composizione delle amministrazioni che si sono succedute, gli avvenimenti sociali più significativi del recentissimo passato, i progetti per il futuro.

 


TUGLIE E LA SUA STORIA

   Non è facile mettere insieme un volume di Storia locale consultando archivi e biblioteche per cercare di ricostruirne la storia antica, ma è ancora più difficile occuparsi dell’età contemporanea del secolo appena trascorso, cercare di trarre un filo logico ritessendo la storia di avvenimenti, alcuni dei quali sono molto vicini e ci toccano quasi in maniera personale.
   Chi compie questo sforzo non deve lasciarsi irretire da suggestioni di sorta, muoversi con caparbietà e passione, ricercare le fonti direttamente nel tessuto sociale che bisogna non solo sapere bene interrogare, ma dalle cui risposte, leggendo tra le righe, bisogna saper trarre delle conclusioni oggettive che diano al lettore il senso della direzione della storia.
   Fra l’altro è opportuno non perdere mai di vista la nostra provincia, l’intero Mezzogiorno, oggi l’Europa che sono pure coinvolte nella nostra storia per quanto apparentemente non sembri. E ciò è possibile verificarlo proprio esaminando la storia del XX secolo, che è – diciamolo sinceramente – la più complessa da leggere e la più intricata da studiare.
   Con occhio vigile e con spirito critico gli Autori hanno profuso ogni sforzo, basta aprire il libro per accorgersene, per garantire l’oggettività della narrazione storica, essendo perfettamente consapevoli che una cosa sono le res gestae, la storia scritta dai grandi, ben altro è invece la ricostruzione spicciola dei fatti, che sempre e comunque fa i conti con l’ineludibile filtro della soggettività. Ecco quindi venir fuori l’onestà intellettuale degli autori, la loro consapevolezza che ogni libro che si pubblica su questo delicato argomento è destinato a restare provvisorio, perché altre fonti, altre interpretazioni si aggiungeranno in tempi brevissimi (la stampa quotidiana, i mass media e finalmente internet ci hanno ormai abituato a questo ritmo di velocità frenetica cui viaggia l’informazione) per approfondire e chiarire sempre meglio l’oggetto dell’indagine, negando sempre la possibilità di apporre la parola “fine”.
   Ovviamente nel panorama della storia locale, e di Tuglie nello specifico, questo studio ha una importanza tutta particolare e si colloca in una posizione che potremmo definire “strategica”, cioè quella conclusiva del passato millennio.
   Vorrei aggiungere che il libro ha il pregio di evitare due fra i principali difetti di questo genere di pubblicazioni: da una parte quello di utilizzare passivamente, a scatola chiusa come si dice, il materiale documentario disponibile ma di sottoporlo a rigoroso esame, dall’altro quello di rivolgersi con troppa leggerezza alle fonti a stampa sia della vecchia storiografia municipalistica  (i vari Arditi, De Giorgi, De Simone per intenderci) sia della cosiddetta moderna storiografia “ufficiale” che proprio nell’autopresentazione ha il suo limite.
   Non compete comunque a me, ma agli addetti ai lavori, agli studiosi, il compito di esprimersi in merito ai contenuti del libro. Posso concludere esprimendo il massimo compiacimento per quest’opera e l’augurio che ancora altri interessanti contributi scientifici possano vedere la luce su Tuglie, uno dei paesi più ricchi di storia del nostro Salento.

   Lecce, dal Palazzo della Provincia, 12 dicembre 2003

 

 

 

                                            Avv. Lorenzo Ria
                                   Presidente della Provincia di Lecce

 

IL PRESENTE, ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL PASSATO

   L’idea di realizzare un’opera che raccontasse la vita di Tuglie nel XX secolo, nacque a fine 1999 in occasione dei lavori riguardanti la programmazione culturale per l’anno 2000.
   Le frequenti ed interessanti pubblicazioni da parte di nostri concittadini prodotte negli ultimi anni e inerenti argomenti di storia locale, congiuntamente all’attenzione dell’Amministrazione Comunale verso il recupero e la valorizzazione di testimonianze del passato, dimostravano quanto era vivo l’interesse dell’intera comunità in tutto ciò che è riconducibile alla vita vissuta del nostro paese.
   Con l’approssimarsi della fine del XX secolo, era quindi quanto mai opportuno che l’Amministrazione Comunale, programmasse la realizzazione di un’opera che, attraverso documenti, manoscritti, foto ed altro, ripercorresse cento anni di storia locale; ciò al fine di mettere a disposizione dell’intera cittadinanza, e soprattutto dei giovani, un patrimonio di esperienze di vita, utile per il presente e per il futuro.
   Ripercorrere cento anni di storia di Tuglie rilevandone gli aspetti più significativi della vita sociale, economica, politica e culturale del paese con continui riferimenti alla situazione nazionale, europea e mondiale era impresa difficile, unica ed affascinante, che ora, a conclusione dell’ottimo lavoro, se ne apprezza il valore di coloro che hanno portato a termine questo progetto.
   L’incarico venne affidato congiuntamente a Lucio Causo, nostro caro ed apprezzato concittadino, da anni impegnato nella produzione di numerose opere storiche e ai professori Salvatore Coppola ed Ermanno Inguscio, tutti e tre componenti del Consiglio Direttivo della Società di Storia Patria per la Puglia, Sezione di Maglie, Otranto e Tuglie, la quale, da tempo, collabora con l’Assessorato alla Cultura per organizzare pregevoli incontri culturali.
   Dopo un lungo e  faticoso lavoro, svolto con la proverbiale puntigliosità e professionalità di Lucio Causo e dei suoi illustri colleghi di lavoro nella ricerca storica, siamo davvero grati e riconoscenti agli autori di questa interessante opera per aver messo a disposizione della comunità Tugliese e di tutti gli appassionati di storia locale, uno strumento di memoria comune, che, opportunamente interpretato, risulterà valido per far conoscere questo vivacissimo paese.

              Tuglie, 20 dicembre 2003.

                                               L’Assessore alla Cultura
                                                   Prof. Daniele Ria

 

 RICOSTRUIRE IL PASSATO

   Fin dall’autunno del 1999 il prof. Daniele Ria, Assessore alla Cultura del Comune di Tuglie, e il Sindaco dr. Antonio Gabellone hanno programmato, nell’ambito delle iniziative culturali promosse dall’Amministrazione comunale, la pubblicazione di un volume che ricostruisse la storia di Tuglie nel XX secolo.
   La Giunta municipale, con deliberazione del 5 dicembre 2000, ha stabilito di procedere alla realizzazione del volume a cura dell’Assessorato alla Cultura con la collaborazione di esperti.
   I sottoscritti membri del Comitato Direttivo della Sezione di Maglie, Otranto e Tuglie della Società di Storia Patria per la Puglia, iscritti alla Sezione Regionale della stessa, all’uopo interpellati, hanno accettato di cooperare con l’Amministrazione comunale di Tuglie (mettendo a disposizione della stessa ognuno le proprie competenze) per la realizzazione di un’opera che raccontasse le vicende politiche e amministrative più importanti della comunità tugliese, all’interno del suo specifico sviluppo economico-sociale e culturale.
   L’iniziativa ha ottenuto anche il patrocinio della Provincia di Lecce con provvedimento n.1445 del 18 gennaio 2002.
   Ricostruire il passato di una comunità aiuta a riscoprirne i caratteri specifici e a comprenderne le dinamiche socioculturali a condizione che la ricerca riesca a collegare la storia di quella comunità al contesto regionale e nazionale nel quale la stessa è inserita; la storia di una comunità anche piccola è, in fondo, la stessa storia nazionale vissuta attraverso le istituzioni (politiche, culturali, religiose), le associazioni e gli uomini che ne sono stati protagonisti.
   La storia locale (la microstoria) non mira alla ricerca spasmodica dei cosiddetti “caratteri particolari” della comunità che la dovrebbero necessariamente distinguere dalle realtà del territorio nel quale si trova.
   Il nostro sforzo è stato quello di ricostruire nel modo il più possibile obiettivo (sulla base dei documenti conservati presso l’archivio di Stato e di una miriade di altre fonti, da quelle dell’archivio comunale ai giornali locali e provinciali, dagli atti degli Enti ecclesiastici a quelli delle Associazioni di assistenza e beneficenza, dagli archivi privati alle foto d’epoca e alle fonti orali), fatti, avvenimenti, dinamiche socio-culturali della realtà tugliese nel Novecento.
   Il nostro obiettivo è stato quello (per usare un’espressione spesso ripetuta ma sempre efficace) di “far parlare i documenti”, e questo con tanta maggiore cura quanto più la ricerca si è avvicinata ai tempi più recenti.
   Il lavoro, dedicato a Tuglie nel XX secolo, si presenta strutturato in due parti non solo per la periodizzazione e per le tematiche trattate (“Gli anni difficili, 1900-1950” e “Gli anni della ripresa, 1951-2000” ), ma anche per una diversa metodologia. Essendo, infatti, per i primi cinquant’anni del Novecento, molte categorie politiche e altrettante dinamiche sociali in gran parte largamente condivise dall’indagine storiografica, la ricostruzione degli avvenimenti, sempre presentati in modo obiettivo e ampiamente documentato, è stata fatta sulla base di un’analisi critica più incisiva e meglio articolata.
   Rientrano nella prima parte gli avvenimenti che vanno dalla crisi di fine Ottocento al secondo dopoguerra, attraverso gli anni difficili della Grande Guerra e del dopoguerra, i conflitti sociali del periodo definito dalla storiografia “biennio rosso-nero”, l’avvento del fascismo, gli anni della guerra coloniale e della seconda guerra mondiale, il difficile dopoguerra, la ripresa della vita democratica, le lotte per la terra, la prima esperienza amministrativa dopo la fine del regime fascista.
   Nella seconda parte sono stati analizzati gli anni che vanno dal 1951 al 2000, attraverso la vita dei partiti democratici e dei sindacati, la ripresa economica, i flussi migratori verso i più avanzati Paesi europei, gli anni della guerra fredda e del terrorismo, gli avvenimenti culturali e sociali più caratteristici, le scelte amministrative più significative.
   Per il secondo cinquantennio, per ovvie ragioni di metodologia storiografica, il nostro compito è stato piuttosto quello di “raccontare” i fatti attraverso la sola presentazione delle fonti documentarie, un’operazione a nostro avviso utile a quanti, partendo dalle stesse, potranno maturare un proprio personale giudizio sugli avvenimenti della politica amministrativa, sulle scelte che hanno caratterizzato l’evoluzione socioeconomica, sulle attività culturali e su altri eventi (sportivi, di costume, ricreativi, ecc.) della comunità tugliese. Si è parlato in modo non diffuso della vita religiosa del paese perché il tema è stato ampiamente trattato da altri studiosi di Tuglie (Fiore Gnoni, Enzo Pagliara, Piero Antonio Toma, Fernando Panico); lo stesso dicasi per gli aspetti riguardanti l’urbanistica e la vocazione turistica di Tuglie (che sono stati ben descritti da Gerardo Fedele nella sua “Guida di Tuglie”); la vita culturale è ben rappresentata da Luigi Scorrano.
   L’opera si chiude con la festa e gli auguri a nonno Nino (Nino De Santis) per aver compiuto cento anni nel dicembre 2000.
   Ogni microstoria si propone l’obiettivo di far conoscere e comprendere gli avvenimenti della storia nazionale attraverso un’indagine approfondita della storia locale; il nostro obiettivo, in tale contesto, è stato quello di far sì che altri studiosi e ricercatori possano utilizzare questa ricerca allo scopo di conoscere meglio la storia della comunità tugliese e per comprendere come vi sia stato sempre uno stretto rapporto tra gli avvenimenti di Tuglie e quelli coevi della storia generale che ne hanno condizionato scelte e dinamiche sociopolitiche.
  Quella di Tuglie è, infatti, all’interno della Storia, un frammento di una realtà molto più ampia e più complessa.
   Non pretendiamo di avere esaurito le ricerche su Tuglie nel XX secolo, ci auguriamo invece che il quadro generale da noi analizzato possa costituire il punto di partenza per ulteriori ricerche che, alla luce di nuovi documenti e di nuove testimonianze, possano consentire ulteriori approfondimenti tematici o settoriali.
   Ringraziamo il Sindaco, l’Assessore alla Cultura, gli Amministratori comunali per la fiducia che hanno riposto in noi, ci auguriamo che la stessa sia ben meritata e che i lettori possano, perdonando eventuali involontarie omissioni, apprezzare la nostra fatica.


Tuglie, 20 dicembre 2003
                                      Lucio Causo
                                   Salvatore Coppola
                                   Ermanno Inguscio

 

INTRODUZIONE

TUGLIE NEL XX SECOLO”
( A CURA DI LUCIO CAUSO – SALVATORE COPPOLA – ERMANNO INGUSCIO)
 
   L’Assessore alla Cultura del Comune di Tuglie, Prof. Daniele Ria, sin dall’autunno del 1999 accennò più volte a Lucio Causo che l’Amministrazione Comunale, nel quadro delle iniziative promosse dall’Assessorato alla Cultura, aveva in programma di realizzare la pubblicazione di un volume che raccontasse gli avvenimenti politici, amministrativi, sociali ed economici più importanti della Comunità di Tuglie nel secolo XX, completo di documenti, fotografie e testimonianze.

   Trattandosi di un lavoro molto impegnativo (ricercare, esaminare, analizzare e scegliere documenti, fotografie e testimonianze nell’Archivio di Stato di Lecce, Archivio Storico e Corrente del Comune di Tuglie, Biblioteca Provinciale di Lecce, Biblioteca Comunale di Gallipoli, Archivi privati, ecc.) che richiedeva tempo, passione e forte motivazione, l’Assessore Ria, ai primi di marzo 2000, chiese a Lucio Causo se poteva contare sulla sua preziosa collaborazione visto che già stava effettuando alcune ricerche (per proprio conto) su questo campo. Inoltre l’Amministrazione interpellò altri esperti di storia locale per sapere se volevano prendere parte all’iniziativa.

   Il 9 maggio 2000, Lucio Causo si dichiarò ben disposto a collaborare con l’Assessorato alla Cultura per la realizzazione dell’opera programmata e si premurò di chiedere l’autorizzazione per esaminare gli atti dell’Archivio Comunale (storico e corrente) e le fotografie d‘epoca di proprietà del Comune.

   La Giunta Municipale, con deliberazione n. 236 del 5 dicembre 2000, stabilì di procedere alla realizzazione del volume sul XX secolo a Tuglie a cura dell’Assessorato alla Cultura e dell’Ufficio Servizi Culturali del Comune con la collaborazione di esperti.

   L’Amministrazione aveva preso tale determinazione dopo aver valutata l’opportunità segnalata dall’Assessore Ria di procedere ad una ricognizione storica degli eventi culturali, sociali, economiche ed amministrativi più significativi del XX secolo a Tuglie, attraverso la pubblicazione di un volume che sarebbe stato molto utile alla comunità locale, in quanto l’avrebbe aiutata a scoprire la propria identità anche attraverso una più compiuta conoscenza del secolo appena trascorso.

   Lucio Causo (membro della Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione di Maglie e Otranto), per portare a compimento in tempi più rapidi il non facile e voluminoso lavoro di ricerca, di studio, di analisi dei documenti e per la revisione dei testi, propose all’Amministrazione la collaborazione del prof. Ermanno Inguscio, membro della Società di Storia Patria e del prof. Salvatore Coppola, Presidente della Sezione di Maglie e Otranto della Società di Storia Patria per la Puglia che accettarono.

   Si trattava di storici di grande esperienza, capaci di studiare e valutare le vicende del nostro Comune, negli ultimi cento anni, con distacco e lucida analisi storica.

   Gli autori hanno cercato di raccontare fatti, storie, avvenimenti, senza parteggiare per questo o per quell’altro, per questo partito o per quello, attenendosi soprattutto ai documenti.

   Hanno lavorato negli archivi con atti alla mano e riportando solamente fatti, fotografie e testimonianze scritte perché dovevano essere i documenti e le immagini a parlare, e basta!

   Nel corso dei lavori fu subito evidente che tutto il materiale a disposizione non poteva essere contenuto in un solo volume, per cui si giunse alla determinazione di compilare due volumi: il primo sugli avvenimenti dei primi cinquant’anni (1900-1950) ed il secondo sugli avvenimenti dei secondi cinquant’anni (1951-2000).

    Nel frattempo l’iniziativa aveva ricevuto il patrocinio della Provincia di Lecce (comunicazione n.54151 del 18 gennaio 2002).

    La mattina del 20 febbraio 2002 fu consegnata al Sindaco e all’Assessore alla Cultura Daniele Ria la prima bozza di 120 pagine che raccoglieva il frutto delle ricerche effettuate sui primi cinquant’anni del Novecento Tugliese.

    La bozza della seconda parte, di 130 pagine, che comprendeva il lavoro di ricerca ed i testi dei secondi cinquant’anni degli avvenimenti tugliesi nel XX secolo, fu consegnata il 26 agosto 2002 e quindi entro il termine concordato (30 agosto 2002).

   Una parte del lavoro fu dedicata alla ricerca e alla scelta delle fotografie e dei documenti da pubblicare con i testi (didascalie comprese).

   Alcune delle fotografie pubblicate sono state gentilmente concesse da amici, parenti, fotografi e conoscenti, per poter completare i periodi ed i fatti che risultavano scoperti di immagini.

   Le altre fotografie sono state scelte fra quelle conservate nell’archivio comunale riguardanti immagini di un secolo di storia, di fatti e personaggi di Tuglie.

   La prima parte è stata intitolata: Gli Anni Difficili, 1900-1950, perché riguarda il periodo della grande crisi di fine Ottocento; crisi agraria ed economica, miseria, fame, malattie, abbandono delle terre ed emigrazione in America e nell’Europa del Nord. Difficoltà per i bambini che dovevano frequentare la scuola (locali precari, malsani, non idonei, ecc.), difficoltà per la costruzione dell’edificio scolastico, per la casa comunale, per la caserma dei Carabinieri; problemi per l’acqua, l’igiene pubblica, l’assistenza ai malati ed ai poveri, la condotta medica, l’elenco dei poveri, la somministrazione dei medicinali ai poveri, ecc. Poi la Prima Guerra Mondiale, i conflitti sociali del primo dopoguerra, la terra ai contadini, l’avvento del fascismo, le guerre coloniali, l’Impero, la Guerra di Spagna, la Seconda Guerra Mondiale con tutte le catastrofiche conseguenze, il secondo dopoguerra, la disoccupazione, il nuovo flusso migratorio, l’epurazione, le lotte politiche, le lotte agrarie, ecc. Si è parlato della povertà e dell’assistenza ai poveri, ai minori, ai malati, agli anziani (Congregazione di Carità), delle grandi difficoltà incontrate per la sistemazione e l’allargamento della Piazza Garibaldi; delle difficoltà incontrate per portare la ferrovia a Tuglie e per la costruzione della stazione, per l’allargamento del territorio comunale che con una superficie di 207 ettari non poteva creare lavoro, ricchezza e sviluppo, ecc. (Vedere capitoli e paragrafi del testo).

   La seconda parte è stata intitolata: Gli Anni della Ripresa, 1951-2000, perché, dopo il secondo conflitto mondiale, è iniziata la ricostruzione nazionale, sono nati i Partiti, la Repubblica, la Democrazia. Finalmente riprende la produzione industriale, riprende l’edilizia, riprende lo sviluppo economico ed il movimento del mercato; con gli anni sessanta arriva il BOOM ECONOMICO, la FIAT produce le macchine utilitarie per tutti gli italiani, TV, elettrodomestici, tecnologia avanzata, conquista dello spazio, ecc. Però c’è la guerra fredda, la guerra dei blocchi politici, il comunismo, poi il terrorismo, le Brigate Rosse, ma l’Italia è cambiata e cambia in meglio, la vita è di gran lunga migliorata rispetto a prima, si parla di benessere, di femminismo, di divorzio, ecc. Anche per Tuglie la vita è cambiata in meglio in questi ultimi cinquant’anni. (Vedere capitoli e paragrafi del testo).

    Di fronte alla grande quantità di materiale a disposizione è sorta la necessità di pubblicare due volumi e non un solo volume che non poteva contenere i testi, le fotografie e i documenti predisposti.

    Si è parlato poco delle chiese e dell’aspetto religioso del paese perché ampiamente trattati da altri studiosi di Tuglie (Fiore Gnoni, Enzo Pagliara, Piero Antonio Toma e Fernando Panico), così pure delle origini di Tuglie, etimologie, toponimi, ecc.

    La parte urbanistica e quella turistica è stata trattata da Gerardo Fedele con la GUIDA su Tuglie.
    Il secolo è stato chiuso con la festa del Nonno dei Tugliesi, Nino De Santis, che nel mese di dicembre del 2000 ha compiuto cento anni essendo nato nel 1900.

    Infatti il secondo volume finisce con gli auguri al nonno Nino, a Tuglie ed ai Tugliesi per il compimento di un secolo di vita e per un buon inizio del Nuovo Secolo.

    Gli autori ringraziano sindaco, assessore alla cultura, amministratori tutti del Comune di Tuglie, per la fiducia accordata, sperando di aver adempiuto a quanto richiesto con piena soddisfazione di tutti.

    Fare presente che non è stato un lavoro facile e da portare a termine in così poco tempo!
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
“IMMAGINI DI TUGLIE”
un libro , curato da Lucio Causo, che in 143 fotografie in bianco e nero
racconta la vita di tutti i giorni della comunità dai primi del ‘900 ad oggi.

La conoscenza, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale di un territorio restano il presupposto fondamentale per una continuità storica tra passato e futuro di un popolo. Da diversi anni l’Amministrazione di Tuglie ha concentrato le sue energie proprio in questa direzione, nella consapevolezza di svolgere un ruolo determinante in questo campo. Pur tra mille difficoltà, il Comune di Tuglie è riuscito a documentare aspetti importanti della storia e della cultura del territorio, attraverso pubblicazioni che hanno registrato una vasta eco non solo tra gli esperti e gli addetti ai lavori ma anche al grande e più vasto numero di cittadini che hanno sempre apprezzato e valorizzato le risorse culturali e ambientali offerte dal territorio.
Tra gli studiosi e ricercatori tugliesi attuali bisogna annoverare anche Lucio Causo che con la sua oculatezza nelle scelte metodologiche, la sua perizia nell’analisi e nello studio delle fonti d’archivio (sia manoscritte che iconografiche e fotografiche) ha contribuito e continua a contribuire ad offrirci risultati impareggiabili nel campo storico, artistico e monumentale.
I precedenti risultati di Lucio Causo, raggiunti in passato, lo hanno stimolato a perseverare su questo terreno, affrontando disagi e difficoltà, per storicizzare particolari aspetti della vita sociale, economica e religiosa della Tuglie tra fine Ottocento e metà Novecento attraverso la visione e la conoscenza dell’ingente apparato fotografico custodito dall’archivio storico comunale.
Il corredo fotografico delle 143 immagini pubblicate nel volume “Immagini di Tuglie”, edito dal Comune di Tuglie, a cura di Lucio Causo, e stampato dalla società tipografica tugliese 5 EMME lo scorso gennaio, si inserisce sul binario della continuità, aggiungendo un altro tassello al grande mosaico della storia di questa città del Salento. Mi viene da pensare in questo momento al mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto: tanti tasselli, tante tessere uniche e legate tra loro, variamente colorate e incastonate circa mille anni fa; ma tutto l’opus tassellatum nella sua visione d’insieme ci offre l’immagine completa della visione della vita e della fede dei nostri antenati. Nel libro vediamo tante tessere, tante immagini, che si snodano nel pregevole centro storico e nella periferia della città (soprattutto quelle di Montegrappa) e tese non solo a provocare una giusta e legittima curiosità ed un adeguato desiderio di scoprire ciò che da sempre, pur essendo a portata di tutti, è rimasto di fatto inesplorato, ma anche una visione globale delle cose e della vita di questa comunità. Documentano in altri termini la storia minore, quella più vicina alla gente; una storia in cui tutti possono riconoscere attraverso gli antichi monumenti ed i propri antenati, la storia fatta di una quotidianità a misura d’uomo, lontana dai grandi eventi, ma impregnata di autenticità. Chi sfoglia infatti con sollecita attenzione le pagine del libro, non può non accorgersi di due cose.
La prima è l’amor di patria (“Immagini di Tuglie”) ossia il desiderio di far emergere il meglio di questa cittadina: i luoghi, i momenti di vita, il lavoro, le celebrazioni, le feste, gli eventi culturali. Ne viene fuori una simbiosi tra verità storica e amor di patria: un giusto equilibrio che sostiene tutto il discorso.
L’altra cosa che emerge è il popolo, che si presenta in una sola parola il POPOLO PROTAGONISTA in tutte le vicende storiche: nelle foto di gruppo, nei cortei nuziali con gli sposi e i compari, durante la Pasquetta, nelle aule scolastiche dell’immediato dopoguerra, nei venditori ambulanti, nei manovali di un cantiere, nei cavamonti che spaccano le pietre, nei muratori, vendemmiatori e pastori che sorvegliano il gregge in campagna, fino ad arrivare alle celebrazioni religiose, le processioni, le festività patronali, le inaugurazioni di monumenti civili in memoria dei Caduti. Nella visione del libro emerge fortissima la dimensione religiosa del popolo tugliese, come forza dinamica del suo operare nella storia e nella costruzione della comunità. Il senso religioso, infatti, rimarca ogni manifestazione della vita sociale, tanto che la capacità discorsiva e dialogica dei “cives” si rivela costantemente come spinta vitale e ritrovarsi su un terreno comune dove è possibile di fatto costruire la “civitas” e la civiltà. La foto di uomini in piazza la domenica, di comari che chiacchierano nella stessa corte: immagini queste che ci fanno pensare quanto sia rarefatto lo spazio del dialogo, la capacità del dialogo e la crisi di questa comunicabilità dell’uomo moderno è spesse volte attribuita alla caduta del sacro. I santi protettori oltre ad essere proposte concrete di perfezione cristiana, svolgono un ruolo di mediazione. Questa mediazione ne accredita nel miglior modo le aspirazioni e le istanze del popolo. Nell’intenso legame con Maria SS. Annunziata si instaura un rapporto tra i cittadini così vitale da inserirsi come componente esistenziale nella vita e nella storia del nostro popolo. Risulta importante quindi recuperare ciò che è vitale e ciò che costituisce valore, al di là dei tempi e delle vicende: ciò a cui l’uomo di tutti i tempi non deve rinunziare per la costruzione di sé e della città terrena.
Ecco allora il ruolo “monitore” di questo libro nei confronti delle istituzioni, sottolineando l’importanza della salvaguardia della memoria storica per un qualunque prossimo progetto di proiezione verso il futuro.
                                                                                         
          FILIPPO GIACOMO CERFEDA
       Società di Storia Patria per la Puglia

 

   IMMAGINI DI TUGLIE

“Il tempo che passa: un treno in corsa lungo i binari della vita” è la suggestiva didascalia di una foto di contrada Mute Terre presente nel prezioso volume curato con grande attenzione e sapere storico dall’amico Lucio Causo. Ebbene, Immagini di Tuglie è proprio questo: la fotografia, istante per    istante,   del   tempo     che   passa    e   attraversa    la  vita   della  comunità      tugliese.  

Le   immagini selezionate da Lucio Causo per la pubblicazione di questo interessantissimo volume costituiscono infatti   fonti  importantissime       per   un’attenta    lettura   e  decodifica    della   storia   socio-economica        e culturale di Tuglie a partire dai primi anni del Novecento, epoca alla quale risalgono infatti le prime preziosissime        fotografie     delle   oltre    duemila     oggi    conservate       nella   fototeca     comunale       e pazientemente reperite e quindi raccolte e fatte catalogare dagli assessori alla cultura che si sono via   via   succeduti   a   Tuglie   nel   corso   di   tutto   questo   lungo   periodo.   Insomma,   una   ricchissima “galleria” di foto di grande pregio che, oltre a documentare i luoghi, l’abbigliamento, gli usi, il lavoro, lo stile e le condizioni di vita dell'epoca -meglio dire oltre a fare storia- costituisce certamente uno straordinario ed indispensabile corredo a tutti gli studi e le ricerche sulla storia dell'economia, della cultura e della società tugliesi.

Foto scolastiche, foto di gruppo o ritratti, foto di luoghi ormai trasformati e resi irriconoscibili dal tempo   e   dagli   interventi   dell’uomo,   foto   che   mostrano   mestieri   e   lavori   ormai   scomparsi,   foto   di eventi     e   celebrazioni,     restituiscono     all’osservatore-lettore       stati   d’animo,     emozioni,     ricordi   e riaffioramenti dalla memoria che gli consentono di vivere un'esperienza davvero speciale.

E molti dei    volti,  delle  vicende    e   degli  episodi    di  vita  cittadina    tugliese   finora   raccontati    e  trasmessi attraverso   la   sola   tradizione   orale   -a   cui   erano   stati   affidati   di   generazione   in   generazione-   si trovano   oggi   ad   essere   documentati   e   rivissuti   anche   visivamente   in   questo   libro.   “Non   tutte   le fotografie   sono   perfette   -scrive   il   nostro   Lucio-   alcune   sono   sfocate,   altre   sciupate   per   il   tempo trascorso; tutte, comunque, valgono per quello che dicono nel momento in cui sono state scattate.

Si   vedono   scorci   del   paese,   immagini   che   colgono   la   gente   in   ambienti   di   lavoro,   persone   che s’intrattengono in piazza con gli amici, cortei festosi che accompagnano gli sposi, inaugurazioni, celebrazioni, feste, eventi di piccola e grande importanza”. Decisamente interessante, inoltre, il criterio con il quale Lucio Causo ha saputo ordinare le tracce eminenti   di   una   storia   tanto   bella   e   variegata   come   quella   tugliese,   che   è   anche   la   storia   di moltissime altre realtà cittadine del Salento.

Seguendo un ordine sì cronologico, ma anche guidato da un gioco di contrapposizioni e affinità, l’itinerario fotografico tracciato nel volume ripercorre la storia della comunità tugliese mettendo in rilievo i luoghi (chiesa parrocchiale, l’interno di palazzo ducale, piazza Garibaldi prima dei lavori di sistemazione del 1912, il passaggio a livello di Largo Fiera, la chiesetta della Madonna del Grappa negli anni ‘40, la distilleria Imperiale in una foto del 1948, uno scorcio di Via Trieste negli anni ‘50), i particolari dell’arredo urbano ed   architettonico (cortili   del   centro   storico,   antichi   pozzi   sorgivi,  furneddhi,   archi   in   muratura,   balconi   barocchi); momenti di vita (al caffè di Piazza Garibaldi ai primi del ‘900, bambini che giocano in via Vittorio Veneto negli anni ’30, foto di gruppo con caricature, la compagnia teatrale dell’Azione cattolica in una foto del 1945, foto di gruppo di scolaresche con le insegnanti, al Dopolavoro negli anni ‘40, al Bar     Provenzano       negli    anni   ’50,   foto   di  gruppo     con    gli  sposi,   in  campagna        negli   anni    ’50 festeggiando   la   Pasquetta,   ai   funerali   di   un   caduto   negli   anni   ’50,   la   gara   di   biciclette   “Coppa Necchi” nel 1954, un concerto bandistico degli anni ’80, il carnevale del 1970 presso l’oratorio); il lavoro (mentre si prepara il vino nello stabilimento Imperiale o con il mulino in funzione, negli anni ’30;   il   venditore   ambulante   di   gelati,   manovali   in   un   cantiere   di   lavori   stradali,   i   cavamonti,   il Cantiere-scuola,   il   venditore   di   frutta   e   verdura,   squadra   di   muratori   a   lavoro,   operai   durante   la rimonda degli ulivi, negli anni ’50; in campagna mentre si festeggia la vendemmia, negli anni ’80; la raccolta   delle   olive,   il   dissodamento   della   terra   con   un   vecchio   aratro   in   ferro,   il   pastore   che sorveglia   il   gregge,   negli   anni   ’90);   le   celebrazioni   (la   vittoria   dell’Italia   nella   Grande   Guerra,   10 novembre   1918;   manifestazione   popolare   del   4   novembre   con   un   corteo   che   sfila   per   le   vie   di Tuglie con le immagini dei caduti, negli anni ’20; inaugurazione del monumento ai Caduti in guerra, 1924; Achille Starace in visita a Tuglie ed un saggio ginnico in Piazza Garibaldi, negli anni trenta; la vittoria della Democrazia Cristiana dopo le elezioni politiche del 18 aprile 1948; la processione della   Madonna   dell’Annunziata   negli   anni   ’50,   ’60   e   ’70;   l’inaugurazione   dell’edificio   scolastico elementare nel 1965); infine, gli eventi degli anni più recenti, quali la presentazione del libro Tuglie nel XX secolo avvenuta il 22 aprile 2004. “La selezione che viene qui presentata -ci ricorda nella Presentazione il Sindaco Ria- è costituita da fotografie di particolare interesse, specie per le generazioni più giovani: si riferiscono infatti a periodi in cui, ad esempio, molti sistemi di produzione erano ancora artigianali e, come tali, ben diversi da quelli offerti dalla moderna tecnologia.

Anche alcune delle cerimonie raffigurate danno il segno delle profonde trasformazioni che la vita quotidiana di un piccolo paese ha subito nel breve volgere di pochi decenni”. Ed aggiunge: “Forse la raccolta, nel suo insieme, consentirà ai cittadini tugliesi   dì   rivivere   qualche   emozione   legata  al passato, qualche   momento   significativo   della   vita della nostra comunità, o di guardare, magari con rimpianto, a situazioni nelle quali la vita era -o, quanto meno, appariva- diversa da quella attuale”.

Questo è quanto scrive il prof. Ria. E, in effetti, Immagini di Tuglie è un libro che rappresenta una lotta per la memoria contro l'oblio; un ricordare che serve ad illuminare e trasformare il presente; una rilettura del passato ed una rimeditazione sullo stesso. Chiunque sia nato o vissuto a lungo in una città subisce, di fatto, il fascino di una sua immagine   di   altri   tempi,   ricerca   le   diversità   delle   vie   e   dei   quartieri,   ne   cerca   le   somiglianze,   si meraviglia   del   cambiamento   o   si   stupisce   della   corrispondenza  dei   luoghi   familiari.  Immagini   di Tuglie -non sottraendosi a tutto ciò- si presenta al lettore proprio come una straordinaria galleria di foto e di ricordi che appartengono alla collettività.

Una galleria in cui ogni tugliese può andare alla ricerca   del   tempo   ormai   trascorso   e  trovare   immagini   che gli   permettono   di   ricostruire   episodi   e volti in qualche modo legati alla propria esistenza. La Tuglie che emerge con grande puntualità storica dalle immagini del volume sapientemente selezionate dal carissimo Lucio, assume così una fisionomia   ed   una   identità   culturale   ben   definite,   certamente   riflesse   nelle   molteplici   espressioni storico-architettoniche   ed   artistiche   e   in   un   passato   ricco   di   vicende   e   di   personaggi   di   grande ragguardevolezza, ai quali capacità individuali ed opportunità di vita hanno offerto l’occasione per segnalarsi e determinare in qualche modo la storia -a volte minima, altre volte con ripercussioni rilevanti- di Tuglie. Insomma, siamo di fronte ad un libro pubblicato non con l‘intento di rimpiangere il "buon tempo antico", bensì per dare spessore e dignità alla memoria di avvenimenti e persone che   hanno   influito   in   maniera   determinante   sullo  sviluppo   sociale,   culturale   ed   economico   della comunità tugliese.

prof. Filippo G. Cerfeda

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Cinquanta ma non li dimostra USAIT di Tuglie 

 

MEZZO SECOLO DI

UNIONE SPORTIVA

Cinquanta ma non li dimostra

 


   L’Unione Sportiva “A. Imperiale” di Tuglie ha festeggiato il 15 aprile scorso, presso la sala della biblioteca comunale, i suoi primi cinquant’anni di attività, con una serata interamente dedicata ad essa, dal tema “Cinquanta ma non li dimostra…”. Per l’occasione è stato presentato un libro, curato da Lucio Causo, in cui viene raccontata la storia dell’USAIT dagli anni del dopoguerra fino ad oggi; all’inizio dei “festeggiamenti”, a cui gran parte della cittadinanza ha preso parte, di notevole interesse sono risultati gli interventi del dr. Dario Massimiliano Vincenti, membro del Consiglio Direttivo della Società di Storia Patria per la Puglia, riguardo all’evoluzione del concetto di “tempo libero”, e quello del prof. Enzo Pagliara che ha precisato i contenuti del libro curato da Lucio Causo. L’attuale presidente dell’USAIT, Arnaldo Greco, vero e proprio promotore della serata, spiega così il suo intento:
    “La volontà dell’attuale consiglio direttivo è di incrementare la frequenza al circolo che, con l’avvento della televisione prima e diffondersi del computer, dei pub e delle discoteche poi, è andata scemando riducendosi ai minimi storici… La scommessa dell’attuale direttivo è appunto quella di trovare gli stimoli e le modalità per riportare il circolo ai livelli del passato…”.
   La pubblicazione contiene la storia dell’Associazione dal 30 maggio 1951, cioè dalla sua nascita, passando dal periodo in cui il circolo diviene il simbolo dell’associazionismo tugliese (organizzando manifestazioni di successo nel campo dello sport e delle iniziative socioculturali), senza tralasciare gli anni in cui la crisi dell’Associazione si fa sentire.
   La storia dell’USAIT è ulteriormente arricchita, nel libro, dalla presenza di materiale fotografico teso a voler affermare e testimoniare nel corso del tempo tutte le iniziative promosse dall’Unione Sportiva, che vedevano impegnati tutti i soci in un sano divertimento nella condivisione di ideali di solidarietà e di amicizia.
   L’augurio è che tali ideali continuino ad unire i soci attuali e quelli futuri anche per i secondi cinquant’anni!

Federica Sabato
Pubblicato su “PAESE” di Maggio 2004.



GIANLUCA
www.aksaicultura.net

 

 

 

BIBLIOGRAFIA DI LUCIO CAUSO